Guida alla corretta manutenzione dei condizionatori

Manutenzione Condizionatori

Guida alla corretta manutenzione dei condizionatori

Ecco i passaggi da seguire prima di riaccendere i climatizzatori per evitare malfunzionamenti e alti consumi


Introduzione

Ci stiamo avvicinando, a grandi passi, verso la stagione estiva e quindi il caldo. Il momento in cui riaccenderemo i condizionatori è sempre più vicino. Onde evitare spiacevoli sorprese, è bene programmare un intervento di manutenzione per avere il dispositivo funzionante al massimo della sua efficienza

Nell’ambito di questo intervento, ci sono alcune operazioni che è possibile fare da soli, senza l’aiuto di un tecnico, e altre per le quali, invece, è necessario rivolgersi ad un’assistenza autorizzata. 


Quando è meglio pulire i climatizzatori prima di riutilizzarli?

Effettuare la giusta manutenzione è un’operazione tanto importante quanto necessaria sia per migliorare il consumo energetico dei condizionatori, sia per avere in casa aria salubre e non viziata da impurità. Senza la manutenzione, inoltre, si rischia di avere un climatizzatore non in grado di rinfrescare al meglio gli ambienti nei quali si trova e, addirittura, potrebbe non funzionare proprio alla prima accensione dopo tanto tempo. 

A proposito del tempo: quale è il periodo giusto per effettuare una corretta manutenzione? L’autunno, quindi settembre/ottobre sarebbe l’optimum. Ma farlo anche in questo segmento dell’anno, quindi aprile/maggio, va più che bene.


Come si puliscono i filtri del condizionatore?

Per fare in modo che dal condizionatore esca aria salubre, dobbiamo assicurarci che i filtri siano puliti. E’ un’operazione tutto sommato semplice, che potrete fare da soli a casa, con l’aiuto, magari, del manuale d’istruzioni del climatizzatore. 

Un condizionatore con i filtri sporchi o logorati consuma molta più energia, per una corretta pulizia dei filtri basterà smontarli e pulirli con acqua e alcool. I filtri sono facilmente individuabili perché già predisposti per essere facilmente individuati e puliti. Basterà sollevare il coperchio frontale, da dove fuoriesce l’aria e subito saranno pronti per essere smontati senza utilizzare attrezzature.

filtri si trovano nello split; solitamente, basta alzare il pannello frontale per trovarli. Si individuano facilmente: si tratta di quelle griglie in plastica che hanno una funzione molto importante. In queste barriere, infatti, vengono trattenute polverepollinibatterisostanze inquinanti e, più in generale, tutte le impurità dell’aria. Se i filtri sono sporchi, perderanno la loro capacità di agire come barriera, lasciando arrivare, nell’aria che respiriamo, tutte le impurità non trattenute.


I filtri si trovano all’interno degli split

Non solo: filtri sporchi contribuiranno ad un malfunzionamento del condizionatore, riducendo l’efficienza di raffreddamento dell’ambiente in cui è installato. 

Per pulirli, basterà semplicemente estrarli dallo split e lavarli con acqua corrente fino ad eliminare la sporcizia accumulata, e poi rimetterli in sede nella macchina.

Attenzione! 
Prima di risistemarli nello split, bisogna aver cura che i filtri siano completamente asciutti, e che non nascondano residui d’acqua: in caso contrario, potrebbero generare umidità muffe, che andrebbero a danneggiare sia il condizionatore che le persone che respirerebbero quell’aria. 


Come si pulisce il motore esterno del climatizzatore?

Anche l’unità esterna ha bisogno, periodicamente, di essere manutenuta. Un motore sporco può provocare diversi problemi: maggior rumorosità, maggior consumo inquinamento maggiore. E’ chiaro che il motore del condizionatore, essendo progettato per stare all’esterno, è soggetto ad intemperie atmosferiche. E, per questo, occorre dargli uno sguardo, di tanto in tanto, per evitare un cattivo funzionamento. 



Dopo aver rimosso la griglia esterna di protezione, possiamo servirci di un pennello per eliminare la polvere accumulata sulle pale; subito dopo, possiamo passare su di esse un panno umido per completare l’opera, avvalendoci di un normalissimo sgrassatore da cucina per perfezionare la pulizia. Se, nelle vicinanze della ventola, notiamo un accumulo di detriti (ad esempio foglie secche), possiamo utilizzare un’aspirapolvere per rimuoverle. 


Bonus: Come capisco se il mio condizionatore perde gas?

Nell’ambito della manutenzione del condizionatore, rientra anche la ricerca di perdite di gas. Questa è, però, un’operazione che bisogna far effettuare ad un tecnico specializzato. Solitamente, non dovrebbe essere necessario – se non dopo anni di funzionamento – intervenire e ricaricare il condizionatore con il gas. 

Ma come è possibile capire che è necessario richiedere l’intervento di un tecnico? Come si capisce che bisogna ricaricare il gas nel climatizzatore?

Sicuramente un fattore da non sottovalutare è il livello di raffreddamento: se notate che il vostro dispositivo non raffredda più a dovere l’ambiente in cui si trova, vi conviene chiamare un tecnico per capire se è necessario controllare l’impianto alla ricerca di eventuali perdite e, nel caso, immettere nuovamente il gas all’interno della macchina. 

Conclusioni

I piccoli accorgimenti che abbiamo proposto per effettuare la manutenzione del climatizzatore in maniera autonoma, sono passaggi davvero semplici ma fondamentali per assicurare il corretto funzionamento del dispositivo.

Nel caso in cui il problema dovesse risultare più serio, in quanto inerente ad eventuali perdite o alla ricarica di gas, e si dovesse necessitare dell’intervento di un esperto, potete essere comunque soddisfatti del vostro intervento perchè avete saputo comprendere la problematica ed agire prima che la situazione peggiorasse. 

Tenere una giusta e corretta manutenzione per i condizionatori è un’abitudine che dovrebbe diventare appuntamento fisso almeno una volta l’anno. Lo scopo è quello di evitare cattivi funzionamenti e di respirare aria salubre all’interno degli ambienti in cui sono installati. 

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